Tivantinib per il trattamento di seconda linea del carcinoma epatocellulare avanzato MET-alta: studio METIV-HCC
Tivantinib, un inibitore selettivo di MET, orale, ha migliorato la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo in uno studio randomizzato di fase 2 in pazienti con carcinoma epatocellulare con elevata espressione di MET ( MET-alta ) precedentemente trattati con Sorafenib ( Nexavar ).
L'obiettivo dello studio di fase 3 era confermare i risultati dello studio di fase 2.
È stato condotto uno studio di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo in 90 Centri in Australia, nelle Americhe, in Europa e in Nuova Zelanda.
I pazienti eleggibili avevano 18 anni o più e avevano un carcinoma epatocellulare non-resecabile, confermato istologicamente, un performance status ECOG di 0-1, alta espressione di MET ( MET-alta, punteggio di intensità della colorazione di 2 o superiore nel 50% o più delle cellule tumorali ), cirrosi Child-Pugh A e progressione della malattia confermata radiograficamente dopo aver ricevuto una terapia sistemica contenente Sorafenib.
Sono stati assegnati casualmente i pazienti a ricevere Tivantinib orale ( 120 mg due volte al giorno ) oppure placebo ( due volte al giorno ); i pazienti sono stati stratificati per invasione vascolare, diffusione extraepatica e concentrazioni di alfa-fetoproteina ( inferiore o uguale a 200 ng/ml o superiore a 200 ng/ml; AFP ).
L'endpoint primario era la sopravvivenza globale nella popolazione intention-to-treat.
Tra il 2012 e il 2015, 340 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Tivantinib ( n=226 ) oppure placebo ( n=114 ).
A un follow-up mediano di 18.1 mesi, la sopravvivenza globale mediana è stata di 8.4 mesi nel gruppo Tivantinib e di 9.1 mesi nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=0.97; P=0.81 ).
Eventi avversi di grado 3 o superiore, emergenti dal trattamento, si sono verificati in 125 pazienti su 225 ( 56% ) nel gruppo Tivantinib e in 63 su 114 pazienti ( 55% ) nel gruppo placebo, con i più comuni rappresentati da ascite ( 16 pazienti, 7% ), anemia ( 11, 5% ), dolore addominale ( 9, 4% ) e neutropenia ( 9, 4% ) nelgruppo Tivantinib.
50 pazienti su 226 ( 22% ) nel gruppo Tivantinib e 18 pazienti su 114 ( 16% ) nel gruppo placebo sono deceduti entro 30 giorni dall'ultima dose di farmaco in studio; deterioramento generale ( 8 pazienti, 4% ) e insufficienza epatica ( 4, 2% ) erano le cause più comuni di morte nel gruppo Tivantinib. 3 dei 225 pazienti ( 1% ) nel gruppo Tivantinib sono deceduti per un evento avverso correlato al trattamento ( 1 sepsi, 1 anemia e insufficienza renale acuta e 1 sindrome coronarica acuta ).
Tivantinib non ha migliorato la sopravvivenza globale rispetto al placebo nei pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato MET-alta precedentemente trattato con Sorafenib.
Sebbene lo studio METIV-HCC sia risultato negativo, ha dimostrato la fattibilità di studi su biomarcatore tissutale integrale in pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato.
Sono necessari ulteriori studi randomizzati per stabilire se l'inibizione di MET possa essere una potenziale terapia per alcuni sottogruppi di pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato. ( Xagena2018 )
Rimassa L et al, Lancet Oncol 2018; 19: 682-693
Onco2018 Gastro2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Cemiplimab per i pazienti sottoposti a trapianto di rene con carcinoma cutaneo a cellule squamose avanzato
Cemiplimab ( Libtayo ) è approvato per il trattamento del carcinoma cutaneo a cellule squamose ( CSCC ) localmente avanzato...
Nivolumab nel carcinoma a cellule renali avanzato: studio di fase 3 randomizzato versus Everolimus CA209025
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del carcinoma a...
Nivolumab nel trattamento del carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico: studio di fase 2 in aperto CA209275
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento di pazienti con...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
Esiti riferiti dai pazienti con carcinoma uroteliale avanzato non-idonei al trattamento con Cisplatino e trattati con Enfortumab vedotin di prima linea da solo o con Pembrolizumab
Il tumore uroteliale localmente avanzato / metastatico ( la/mUC ) influisce sulla qualità di vita ( QOL ) e sul...
Efficacia e sicurezza di Disitamab vedotin nei pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico HER2-positivo
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Disitamab vedotin ( Aidixi ), un nuovo anticorpo umanizzato anti-recettore del fattore...
Il regime a base di Abemaciclib estende la sopravvivenza libera da progressione nel carcinoma mammario avanzato
L’aggiunta di Abemaciclib ( Verzenios ) a Fulvestrant ( Faslodex ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione ( PFS...
Truqap, a base di Capivasertib, per il trattamento del carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico ER-positivo, HER2-negativo, in presenza di mutazioni nei geni PIK3CA, AKT1 o PTEN
Truqap è un medicinale antitumorale, che contiene il principio attivo Capivasertib,.impiegato negli adulti per il trattamento del carcinoma mammario localmente...
Il regime a base di Inavolisib estende la sopravvivenza libera da progressione nel carcinoma mammario avanzato con mutazioni di PIK3CA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che l'aggiunta di Inavolisib ( Itovebi ) a Palbociclib e Fulvestrant ha...
Inavolisib con Palbociclib e Fulvestrant per il carcinoma mammario avanzato endocrino-resistente, PIK3CA-mutato, HR-positivo, HER2-negativo. Approvazione da parte della FDA
La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato Itovebi ( Inavolisib ), con Palbociclib e Fulvestrant per gli adulti con...